RAIMONDI

RAIMONDI

Famiglia di Edolo, discendente da "Raimondo Zenini de polaini", citata in documenti del 1470. Secondo Tebaldo Sinistri diventò poi, fino al sec. XVII, la più importante famiglia di Edolo, dopo i Federici. I Raimondi sono citati nel "Catastico" del 1611, tra le famiglie nobili della Valle. Hanno come stemma: «D'argento, al leone rampante, al naturale, abbrancante una croce patriarcale, di nero». Si distinse Luigi Raimondi (Edolo, 1761-1810) qd. Fabio notaio "ad civilia", "deputato" stimatore e anziano del comune di Edolo. Una famiglia Raimondi si trasferì da Ossimo a Gavardo. Il Da Lezze non li annovera fra le famiglie nobili, e si può pensare che siano stati assunti alla nobiltà in epoca posteriore alla sua relazione (1609) perchè Giammaria Raimondi nella epigrafe posta sulla loro tomba in S. Maria degli Angeli è detto «civis Brixiae», e Eugenio fu, nel 1635, Vicario della Quadra di Gavardo, carica alla quale erano sempre preposti dei nobili Bresciani. Sulla medesima lapide tombale era inciso uno stemma che ora è indecifrabile.