RAGIONE

RAGIONE (La) Socialista

Organo della Sezione Bresciana del Partito Socialista Riformista Italiano. Periodico uscito dal 1912 (a.I) al 1915 (a. IV). Diretto da Decio Papini, ebbe tra i più assidui collaboratori Gherardo Ugolini, Tullio Bianchi, l'avv. Ercole Paroli, l'avv. Francesco Raineri, ecc. Favorevole alla guerra di Libia, all'abbandono delle posizioni antimilitariste e pacifiste proprie del socialismo delle origini. Poneva anzi l'esigenza di «gettare le basi di una giustificazione storica del colonialismo socialista». Polemizzava per questo con «l'ossessione pacifista» che fa «velo agli occhi di molti di coloro che si dicono i puri seguaci di Marx». Ma il tratto davvero distintivo del giornale era la vena anticlericale. Battente era la campagna contro l'intolleranza, l'oscurantismo, la «mistificazione» di cui si sarebbero resi colpevoli sacerdoti, amministrazioni ed esponenti del movimento cattolico. Ampio spazio in particolare era riservato dal giornale a contrastare i cattolici sul fronte contadino organizzati nelle parrocchie e nelle leghe bianche. Attenzione particolare pose ai problemi comunali specialmente assistenziali, scolastici, ecc. Difesa la giunta zanardelliana guidata dal sindaco Orefici, combattè l'insegnamento catechistico nelle scuole, sostenne il Ricreatorio laico. Schierato su iniziali posizioni neutraliste, il periodico si spostò su quelle interventiste. Contro il socialismo «pacifondaio, amico dei preti, sostenitore degli interessi del kaiser e di Cecco Beppe».