QUAGLIA Eligio Giovanni

QUAGLIA Eligio Giovanni

(Brescia, 5 maggio 1865 - Povegliano Veronese (VR), 23 marzo 1946). Di Francesco e di Teresa Gaspari. Aeronauta e acrobata. Noto negoziante di terraglie, bravo e premiato ginnasta, "perseguitato", scriveva "La Sentinella Bresciana" del 6 luglio 1893, "da avversa fortuna fu per un seguito di disastri finanziari di cui non è lui la colpa ridotto a mali passi e ridotto a fare il cameriere, si dedicò all'acrobatismo con lo pseudonimo di capitano Orgil - Starn". Nel maggio 1893 appresa la tragica fine dell'aeronauta Antonucci ad Arezzo, sfracellatosi al suolo dopo aver cozzato contro un edificio ne comprò per 700 lire la mongolfiera "Città di Ancona", incominciò ad esibirsi a Prato e poi a Castiglione delle Stiviere nei più svariati e innumerevoli esercizi e giochi ginnastici sul trapezio appeso alla mongolfiera. Nell'agosto 1893 a Firenze finì con il pallone nell'Arno. Il 15 agosto la mongolfiera andò distrutta dalle fiamme e l'avv. Ottavio Nova apriva una colletta per aiutare la famiglia del Quaglia. L'1 ottobre riprendeva a volare con un nuovo pallone il cui gonfiamento venne effettuato con un nuovo congegno costruito nell'officina del meccanico Meschini. Tra molte difficoltà e disavventure il Quaglia continuò a dare spettacoli di sè a Reggio Emilia (febbraio 1894) e altrove. A Parma nel marzo 1894 rischiò di essere linciato dalla folla per essere finito con il suo pallone contro una cappa di camino che, precipitando sulla via, ferì un bambino. Ma negli stessi giorni gli veniva offerta una medaglia d'oro con pergamena "per il coraggio dimostrato nelle quattro ascensioni del mese di febbraio". Continue furono poi le ascensioni a Lodi, Verona ecc. Nel 1898 si trasferì da Brescia a Villafranca (VR).