PRATO del Gioco, Prato del Giogo, Prato del Zogo

PRATO del Gioco, Prato del Giogo, Prato del Zogo (Prà del zöck)

Località nel territorio di Calvisano a NE ai confini con Montichiari. Vi esiste una cascina già di proprietà Lechi poi dei Vitali e dei Favalli. Vi è chi ha presunto che vi fosse ubicato il fondo di Virgilio. Fausto Balestrini ricorda come ancor'ora nei terreni si trovano cocci romani. Ci doveva essere un villaggio di ex legionari che vi detenevano il podere ottenuto in premio dopo la ferma di venti anni: erano i veterani. «Prato del Gioco», oggi riferito a una cascina, probabilmente è il toponimo più antico di Calvisano, l'unico che forse giunge all'epoca romana: la leggenda che vuole che tale denominazione derivi da una perdita al gioco, è posteriore. Lo stesso Balestrini pensa che il nome sia una dizione derivata da «Pratum iugi», cioè, «Prato del giogo»: ricorderebbe la zona del villaggio dei coloni romani ove bovari esperti abituavano al giogo i vitelloni e dove quindi si potevano osservare e contrattare gli animali. Nel 1990 il Gruppo Archeologico Monteclarense portò alla luce una tomba longobarda alla cappuccina, con pugnale di ferro, fibbia a due puntali.