PADOVANI Giulio (2)

PADOVANI Giulio

(Quinzano d'Oglio, 1809 - 4 agosto 1878). Conte. Oltre che all'amministrazione del patrimonio familiare si dedicò all'amministrazione pubblica. Nominato nel 1859 primo deputato (cioè sindaco) di Quinzano d'Oglio dovette assistere alle requisizioni operate dalle truppe austriache in ritirata. Dopo le battaglie di S. Martino e Solferino si occupò dell'assistenza ai feriti. Dal Governo italiano venne nominato primo sindaco. Nel 1860 fu tra i primi a proporre lo stanziamento di 1500 lire per la sottoscrizione di un milione di fucili e nell'ottobre dello stesso anno faceva votare l'acquisto di 250 fucili per la Guardia nazionale del paese ed avanzava altre proposte di timbro patriottico. Liberale moderato, fu più volte consigliere provinciale. Alla rinuncia da parte del conte Angelo Martinengo sostenuto dalla "Sentinella bresciana" il 19 dicembre 1869 venne eletto deputato al Parlamento nel collegio di Verolanuova vincendo nel ballottaggio con 171 voti sui 160 di B. Sonzogno. Ma nelle elezioni del novembre 1870 venne sconfitto (con 223 voti contro 141) dallo zanardelliano Carlo Gorio. Il Padovani più che politico, infatti non fu molto assiduo ai lavori parlamentari, fu generoso benefattore. Nel 1855 e nel 1867 si distinse nell'assistenza ai colerosi, ricevendo nel 1867 la medaglia d'argento per meriti sanitari. Fin dal 1861 donava all'"Istituto Poveri" di Quinzano d'Oglio il fabbricato della via che verrà poi a lui dedicata e il fondo Saliceto. Commemorandolo «La Sentinella bresciana» del 6 agosto 1878, tra l'altro, scrisse. «Consacrò tutta la sua vita al bene del natio Comune e a sollievo della classe indigente» così da meritare l'appellativo di «Padre dei poveri». Nel 1879 grazie ai suoi lasciti l'Istituto Poveri veniva trasformato in "Ospitale per miserabili infermi".