ISTITUTO Filarmonico del Teatro Grande

ISTITUTO Filarmonico del Teatro Grande

Continuazione dell'Istituto di Beneficenza per li signori professori ed impiegati del nuovo teatro (v.) prese vita nel 1852 con un nuovo regolamento convenuto fra il sopraddetto Istituto e la Rappresentanza teatrale, approvato dal Delegato provinciale con ordinanza del 31 luglio 1852 n. 13.445 - 1193. Un decreto del Prefetto dell'11 novembre 1863 n. 20247 D.3, che classificava l'Istituto fra le associazioni previdenziali di mutuo soccorso, sanciva nuove riforme dell'istituzione, stabilendo, prima di tutto l'uguaglianza dei soci nei doveri e nei diritti. Il regolamento venne approntato all'unanimità dai soci il 9 marzo 1868. Lo scopo fissato fu «unicamente quello di giovare alla classe dei cultori dell'arte musicale, promuovendo, coll'assistenza della Rappresentanza Teatrale, e di conserva con altre simili associazioni, l'amore e lo studio dell'arte stessa fra la gioventù, assicurando in pari tempo al nostro maggior Teatro un numero certo di Professori d'Orchestra e d'altri impiegati, in conseguenza dei vincoli che fondansi nel comune interesse dell'Istituto e del Teatro stesso. L'azione benefica e reale portata dalla natura di questa Associazione è riservata esclusivamente agli addetti in forma stabile al servizio del Teatro Grande, ed ascritti ad essa quali Soci, a favore dei quali si provvede in determinate forme: 1. Con sussidi ordinari nel caso di malattia in qualunque tempo loro avvenga. 2. Con pensioni in caso di loro fisica impotenza alla continuazione nel loro servizio in Teatro e dell'esercizio dell'arte musicale. 3. Con assegni alimentari per una sola volta, alle loro vedove ed ai loro orfani minorenni. 4. Con l'appoggio morale delle Rappresentanze Teatrali, ove si reputi necessario, pel benessere sociale di essi e dei loro figli minorenni». Oltre che da contributi dei soci gli introiti vennero da tasse imposte agli artisti per accademie tenute nel teatro, da rappresentazioni benefiche. I soci si distinguevano in attivi, onorari e protettori. Il 31 dicembre 1869, per conto di Antonio Carpinoni, Antonio Conti, Antonio Sanvito, Gaetano Zola della Commissione dell'ex Istituto e del co: Francesco Bettoni, dott. Alcibiade Gerardi, Francesco Berardi per conto della Deputazione del Teatro Grande: lo statuto e il Regolamento venivano pubblicati dalla Tip. Apollonio nel 1870. L'Istituto ebbe il riconoscimento giuridico con decreto 6 luglio 1887. Dall'Istituto partì nel 1904 la proposta di creare l'Associazione "S. Cecilia". Andò estinguendosi negli anni trenta.