FACCHI Gaetano

FACCHI Gaetano

(Brescia 29 gennaio 1812 - 10 ottobre 1895) - Di Bortolo e di Barbara Dusi. Giovane, si dedicò alla lavorazione e al commercio del ferro. Aiutante di G.B. Fanti ne prelevò alla morte la fiorente azienda di commercio del ferro. Più tardi cedette l'industria al fratello Giovanni e si dedicò all'agricoltura e alla pubblica amministrazione. Fu consigliere comunale dal 1862 al 1880. Eletto sindaco di Brescia nel 1862 ne riordinò le finanze e incominciò ad applicare, superando le opposizioni della burocrazia, la scrittura doppia e introdusse nel 1864 una specie di anticipazione dell'imposta fondiaria che venne grandemente lodata da Quintino Sella. Nel 1865 anticipava l'imposta comunale allo stato in vista della prossima guerra. Nel 1866, pubblicato il testo della Convenzione di Ginevra (del 22 agosto 1864) per l'assistenza ai malati e ai feriti in tempo di guerra, invitava la giunta a iscrivere il municipio alla nascente Croce Rossa Internazionale e organizzava l'opera di assistenza in vista della guerra. Incominciati i reclutamenti faceva votare un sussidio per il mantenimento dei volontari e regolari bresciani. Eletto deputato nelle Legislature IX, X, XI, militò nel partito costituzionale e si schierò con i ministeriali di destra, frequentando abbastanza assiduamente i lavori. Nel maggio 1865 fu tra i fondatori dell'Associazione bacologica bresciana per l'importazione di seme giapponese e parte degli utili ricavati volle fossero investiti nel miglioramento edilizio della città. Della Società che ebbe sede nel Municipio di Brescia fu a lungo presidente. Coprì inoltre altre cariche come quella di presidente dei Consorzi idraulici Ongina, Tauro e Rigosa; presidente dell'Asilo infantile di Roccabianca di cui fu fondatore: lasciò a Borgosatollo un legato a beneficio del paese. Aveva sposato Clotilde Bedussi di Parma.