ELISEO da Verolanuova

ELISEO da Verolanuova

(Verolanuova, 1565 - 15 gennaio 1625). Religioso cappuccino, forse della famiglia Gambara. Fin da fanciullo passava lungo tempo nel convento di Manerbio, cercando di vivere anche in famiglia "una vita cappuccina" con digiuni, penitenze e flagellazione. Mandato dai genitori nel 1580 a Bologna e in seguito a Cremona per gli studi, continuò lo stesso tipo di vita fino a quando il 16 maggio 1582 poté vestire il saio nel convento di Cremona. Qui moltiplicò ancor più il fervore e le penitenze, vincendo continue tentazioni. Nonostante fosse colpito da seri malanni, fu mandato in Sardegna dove con i confratelli, essendo colà ancora sconosciuti i cappuccini, venne accolto con diffidenza e contrarietà che essi seppero con pazienza e bontà trasformare in aperto favore. Edificò parecchi conventi fino a quando nel 1599 venne richiamato nel Bresciano. Nel 1608, aiutato dai fratelli Annibale e Francesco Gambara, volle che anche a Verolanuova sorgesse un convento del suo Ordine, terminato nel 1625. Gli vennero attribuiti miracoli e il dono della profezia (tra l'altro avrebbe annunciato la carestia del 1629 e la peste del 1630). I suoi funerali avvenuti in Verolanuova furono un trionfo e le popolazioni si disputarono le sue reliquie. Il suo Ordine lo considera come venerabile pur non essendo stato introdotto il processo di beatificazione. Lasciò un'opera intitolata "Bottino spirituale" e parecchie altre operette pure spirituali, delle quali scrive il Bonari, "andò perduto anche il nome". Attesta ancora il Bonari che "lasciò molte poesie divote di vario genere per eccitare nei fedeli l'amore a Maria SS. che furono stampate in Brescia e altrove sempre anonime".