DALEGNO (2)

DALEGNO

Altri però avanza diverse ipotesi. Clemente Lazzarini fa derivare il nome da "Villae Dalles Gucio", capoluogo dei cavatori delle lastre di pietra di "gucis" (le locali ardesie, scaie, pióde). Egli infatti fa osservare come i locali si chiamino "Dalignes", non Daligni; da qui nascerebbe una curiosa applicazione anche in riferimento a Pontedilegno, che fino al 1940 i vecchi maestri di scuola facevano scrivere Ponte da legno, per cui evinde il Lazzarini si potrebbe pensare ad un ponte costruito o pavimentato con lastre di pietra, di ardesia. Quando via via i paesi della "Dalignana" si staccarono dall'antica comunità, il nome di Dalegno rimanse soltanto a Ponte e a Villa, per meglio determinarli. E' giusto perciò dire Pontedalegno e non Pontedilegno. Il nome "Dalaunias" (Dalegno) è da raffrontare filologicamente con "Malaunias" (Malegno) e "Anaunias" (Val di Non) del Trentino. Oscuro è il significato del termine. L'Oliveri lo suppone dubitativamente derivante dal gentilizio romano "Aelius". Il primo a staccarsi dalla comunità dovette essere Ponte, che sarebbe diventato autonomo nel sec. XIII. Ma è probabilyche il nome derivi da un popolo qui stabilito, i Dalaugni, er cui i Dalaunias starebbero a significare il Paese dei Dalaugni. Il centro di questa regione fu Vione (Vetus vicus) o forse Villa. Ma se non è certo dove fosse il centro sociale e civile, menoancora è dove fosse situato quello religioso e che Villa sia stata anche Pieve, accanto a quella di Edolo. E' più probabile, secondo il Guerrini, che Villa Dalegno sia stata la prima ad ottenere un battistero proprio e ad erigersi in parrocchia autonoma anche per tutte le cappelle e paeselli compresi tra Vione e Pezzo.