CALABI Giuseppe: differenze tra le versioni

[versione verificata][versione verificata]
(Cognome madre)
(Correzione madre e refusi)
 
Riga 1: Riga 1:
 
'''CALABI Giuseppe'''
 
'''CALABI Giuseppe'''
  
(Mombiano, 6 agosto 1886 - 14 maggio 1958). Di Giuseppe e di Luigia Vighi. Frequentate le scuole elementari Pasinetti di Mompiano, il ginnasio di Bergamo e il liceo in parte a Brescia e in parte a Cremona si iscrisse all'Università di Pavia. Divenuto cieco interruppe gli studi che riprese poi, dietro sollecitazione del prof. Romagnoli definito "il Cristo dei ciechi" e da lui incontrato a Roma. Si iscrisse perciò alla Facoltà di legge della "Sapienza" di Roma, dove, aiutato dalla sorella Maria riuscì a laurearsi con una tesi su "La buona fede nel possesso". Tornato a Brescia nel 1923 seguì la nascita dell'Unione nazionale ciechi fondata dal prof. Nicolodi esercitando, con l'aiuto della sorella, la professione forense. Con il maestro Pizzi fondò a Brescia una sezione della Unione Ciechi di cui fu presidente per vent'anni. Uomo di grande fede religiosa e di intensa carità, l'avv. Calabi divenne presto l'Apostolo dei ciechi per i quali scrisse un volumetto "Cecità radiosa" e diede vita alla "Crociata Apostolica dei ciechi" che si propone la formazione religiosa dei ciechi e che poi venne trasformata nel "Movimento Apostolico Ciechi".
+
(Mompiano, 6 agosto 1886 - 14 maggio 1958). Di Giuseppe e di Luigia Pasolini. Frequentate le scuole elementari Pasinetti di Mompiano, il ginnasio di Bergamo e il liceo in parte a Brescia e in parte a Cremona, si iscrisse all'Università di Pavia. Divenuto cieco interruppe gli studi che riprese poi, dietro sollecitazione del prof. Romagnoli definito "il Cristo dei ciechi" e da lui incontrato a Roma. Si iscrisse perciò alla Facoltà di legge della "Sapienza" di Roma dove, aiutato dalla sorella Maria, riuscì a laurearsi con una tesi su "La buona fede nel possesso". Tornato a Brescia nel 1923 seguì la nascita dell'Unione nazionale ciechi fondata dal prof. Nicolodi esercitando, con l'aiuto della sorella, la professione forense. Con il maestro Pizzi fondò a Brescia una sezione della Unione Ciechi di cui fu presidente per vent'anni. Uomo di grande fede religiosa e di intensa carità, l'avv. Calabi divenne presto l'Apostolo dei ciechi per i quali scrisse un volumetto "Cecità radiosa" e diede vita alla "Crociata Apostolica dei ciechi" che si propone la formazione religiosa dei ciechi e che poi venne trasformata nel "Movimento Apostolico Ciechi".
 
   
 
   
 
  [[Categoria: Volumi_Enciclopedia_Bresciana]][[Categoria: Volume_2]][[Categoria: Lettera_C]][[Categoria: Volume_2 - Pagina_14]][[Categoria: Volume_2 - Lettera_C]]
 
  [[Categoria: Volumi_Enciclopedia_Bresciana]][[Categoria: Volume_2]][[Categoria: Lettera_C]][[Categoria: Volume_2 - Pagina_14]][[Categoria: Volume_2 - Lettera_C]]

Versione attuale delle 12:22, 28 apr 2022

CALABI Giuseppe

(Mompiano, 6 agosto 1886 - 14 maggio 1958). Di Giuseppe e di Luigia Pasolini. Frequentate le scuole elementari Pasinetti di Mompiano, il ginnasio di Bergamo e il liceo in parte a Brescia e in parte a Cremona, si iscrisse all'Università di Pavia. Divenuto cieco interruppe gli studi che riprese poi, dietro sollecitazione del prof. Romagnoli definito "il Cristo dei ciechi" e da lui incontrato a Roma. Si iscrisse perciò alla Facoltà di legge della "Sapienza" di Roma dove, aiutato dalla sorella Maria, riuscì a laurearsi con una tesi su "La buona fede nel possesso". Tornato a Brescia nel 1923 seguì la nascita dell'Unione nazionale ciechi fondata dal prof. Nicolodi esercitando, con l'aiuto della sorella, la professione forense. Con il maestro Pizzi fondò a Brescia una sezione della Unione Ciechi di cui fu presidente per vent'anni. Uomo di grande fede religiosa e di intensa carità, l'avv. Calabi divenne presto l'Apostolo dei ciechi per i quali scrisse un volumetto "Cecità radiosa" e diede vita alla "Crociata Apostolica dei ciechi" che si propone la formazione religiosa dei ciechi e che poi venne trasformata nel "Movimento Apostolico Ciechi".