COLPANI Giuseppe

COLPANI Giuseppe

(Brescia, 30 marzo 1738 - 21 maggio 1822). Di Antonio e di Anna Maria Bussi. Di agiata famiglia studiò dapprima sotto la guida di don Pierantonio Bazzani, che gli insegnò anche la lingua greca di cui era conoscitore profondissimo. Fin da fanciullo il Colpani dimostrò propensione alle belle lettere e alla poesia. Studiò poi filosofia sotto la direzione del dotto e celebre teatino p. G.B.Scarella e, finalmente si dedicò alle scienze matematiche in cui ebbe a professore il gesuita p.Federico Sanvitali. Nel 1766, per curarsi, fu ai bagni di Lucca, viaggiò molto e visitò Roma e Napoli scrivendo i poemetti "I bagni di Lucca, "L'Appennino", "Napoli" ecc. pubblicati a Lucca nel 1780. Ma le belle lettere e la poesia signoreggiarono la sua vita. Scrisse e pubblicò diversi componimenti "nei quali, ha scritto G.Fornasini, impiegò sempre una lingua poetica tersa, elegante e piena d'armonia con parsimonia di epiteti, e questi sempre sì adattati e splendidi, che danno anima e colore al pensiero". Conosceva la lingua inglese e leggeva parecchia produzione letteraria anglosassone, così da sentirsi incanalato nella "poesia filosofica" e alla filosofia dalle origini agli ultimi sviluppi dedicò un poema in tre parti, dedicato alla principessa Maria Beatrice d'Este, arciduchessa d'Austria. Essa ottenne per il Colpani dallo zio Francesco III, duca di Modena, la nomina a cavaliere. Onorificenze gli concessero Caterina II, imperatrice delle Russie, il ministro austriaco conte Carlo di Firmian, il re Vittorio di Sardegna, Ferdinando IV re delle due Sicilie, e altre personalità ancora. Ebbe nomine a parecchie Accademie italiane e fuori. Fu tra i più assidui frequentatori del salotto della contessa Bianca della Somaglia Uggeri di cui commemorò la morte in un sonetto che fu molto apprezzato. Morendo, lasciò quasi tutti i suoi beni alla V. Congrega Apostolica. Il Fornasini lo indicò, addirittura, come "uomo dei più valorosi ingegni che nel sec. XVIII siano comparsi sul Parnaso italiano". Senza arrivare a tanto bisogna dire che riconoscimenti di pregi gli andarono da parte del Carducci, Domenico Gnoli, Tullo Concari. In verità i poemetti del Colpani rivelano una sorridente condiscendenza verso il lusso, il piacere e l'esotismo, sferzati a sangue dalla satira del Parini, per cui se negli intendimenti artistici egli per segnare dell'abate, fu in effetti antipariniano nelle idee. In effetti intervenne nella polemica fra il Verri e il Parini parteggiando per il primo e contro il primo pubblicò il poemetto "Il commercio" e "Il gusto".


Lo Gnoli nega che sia un poeta e ritiene la sua opera "un documento importante alla storia, una illustrazione preziosa alla poesia pariniana" poiché "di quanti verseggiatori nello scorso secolo, mi sono capitati fra mano, nessuno vale a darci un'idea così compiuta di quel che fosse quella parte di nobiltà colta, filosofica, infranciosata che passeggiava tranquillamente con un sorrisetto volterriano, sull'orlo di un vulcano che muggiva; nessuno comprende così intieramente in un sistema di elegante epicureismo, la filosofia, la moda, la galanteria e la scienza". Il Carducci chiama la produzione del Colpani semi poesia e il Concari scrive: "La verseggiatura piana e agevole, ma scolorita e senza que' risalti e quelle muscolature che non dovevano mai mancare in uno scrittore come lui, educato nello studio dei cinquecentisti". Colpani fece omologare il titolo di cavaliere concesso a lui e ai suoi discendenti maschi dal duca di Modena, Francesco III d'Este, con diploma del 20 giugno 1779.


Opere: "Traduzione in versi sciolti dell'opuscolo del Barzani diretto al Comanduno" (1756); "AS. A.Ser. Francesco III, Duca di Modena, Versi sciolti" (Brescia, pel Vescovi 1778); "Alla Maestà di Catterina II. Imper. delle Russie, Versi sciolti" (Brescia, per P.Vescovi, 1782); "I sensi. Sciolti di G.Colpani indirizzati, con lettere pure in versi sciolti, alla contessa Martelli Boccadiferro" (Brescia, Vescovi 1783); "La Danza. Sciolti indirizzati alla Marchesa Castiglioni nata Litta" (Ib. id. 1784); "Opere del cav. G.Colpani nuova e compiuta edizione" (Vicenza, stamp. Turra, 1784 vol. 5); "Sciolti del Cav. G.Colpani" (Lucca 1780, presso Fr. Bonsignori, Frontespizio inciso); "Poesie di G.Colpani posteriori all'edizione Vicentina" (Brescia, Spinelli e Valotti, 1810); "Dialoghi dei Morti" (Lucca, 1765 per G.Rocchi); "Monologo di un vivo contro i Dialoghi dei Morti" (Brescia, 1766 per J.Turlino. L'autore di questo Monologo contro G.C. è Vinc. Dom. Fassini domenicano); "Terzi Nienti Poetici di G.Colpani"(Brescia, Spinelli e Valotti 1807); "Settimi Nienti Poetici di G.C." (ib. Id. 1809); "Ottavi Nienti Poetici di G.Colpani diretti alla Dama Signora contessa Bianca della Somaglia Uggeri" (Brescia, id., 1813); "Cammei Poetici. Sonetti del cav. G.Colpani" (s.n. ib. id.); "Iscrizioni Poetiche per i Ritratti di vari Uomini illustri, di G.C. Colpani" (Id. 1807); "Nuovi Cammei poetici di G.C."(ib. id.); "Il Passaggio. Dedicato a Vincenzo Monti' (ib. id.); "Il secondo Passaggio, sestine di G.Colpani" (Brescia, Spinelli e Valotti 1811); "Iscrizioni Poetiche per Donne illustri: dedicate a M.Paolina Castiglioni nata Litta" (Brescia, Spinelli e Valotti, 1806); "Nuovi quadri poetici, di G.C." ( 1808); "La filosofia, Poemetto, dedicato a Maria Beatrice d'Este" (ib. id. 1808); "Le Comete, Poemetto, dedicato al Principe Carlo Albani" (ib. id.); "L'Amore, il Commercio, il Gusto ed altri argomenti, Sciolti" (ib. id.); "Epigrammi, Madrigali sparsi in varie raccolte ed in foglio volanti"; "Anacreontiche, Sonetti e Rime piacevoli, in varie raccolte"; "La Nebbia dell'Estate 1783" (Brescia, 1783, senza nome stamp. e sono versi sciolti indirizzati con lettera in francese a S. E. Vendramin nata Cornaro, Dama Veneziana a cui diede il Nome di Filli);"Il Po, Anacreontica alla Maestà di Vittorio Amedeo III. Re di Sardegna"; "Sciolti. AS. A. Ser. Ercole Rinaldi III. Duca di Modena"; "Al Nobile Luigi Arici, Lettere in versi sciolti" (Brescia 1764, per G.M.Rizzardi); "L'Almanacco, Sciolti" (senza note tipografiche); "Le Arti, alla Maestà di Ferdinando IV. Re delle due Sicilie. Anacreontica"; "Le Comete poemetto a S.E. il principe Carlo Albani"; "L'Italia. Anacreontica a S.A. Reverendissima Maria Beatrice d'Este, Arciduchessa d'Austria"; "Quarti Nienti poetici" (senza note bibl.); "Quinti Nienti, poetici" (id.); "Il Disegno, sciolti" (s.n.t.); "Lettera, sciolti" (id.); "L'Aurora Boreale, sciolti" (id.); "Per la morte del celebre filosofo l'Ab. Paolo Frisi" (Lamentazione poetica" (ib. id.); "Il Ciocolatte, dedicato alla Marchesa Castiglioni nata Litta" (s.n.t.); "La Danza, Sciolti ded. alla stessa Marchesa" (s.n.t.); "L'Occhio, Sciolti a S.E. il Principe Carlo Albani" (Ib. id.); "La Virtù. Stanze recitate in una Adunanza, alla presenza dell'Ill. e Rev. Molino Vescovo di Brescia, e di S.E. il Cav. Pier Andrea Capello, vice-capitanio" (Brescia, G.Pasini, 1761); "La Bussola, Anacreontica a Fillide" (s.n.t.); "I Compensi, Anacreontica al suo amico Fortunato Maffei" (Brescia, Spinelli, 1811); "L'Educazione. Anacreontica alla nob. Donzella Paola Uggeri in occasione del Matrimonio col signor Conte Rutilio Calini" (s.n.t.); "L'Ipocondria, Anacreontica alla Signora Marchesa Paolina Castiglioni nata Litta"; "L'Indolenza, Sciolti a S.E. D. Ant. Gennaro Duca di Belforte" (s.n.t.); "L'Innesto del Vaiolo, Sciolti di G.C. alla onor. Dama Contessa Marianna Bettoni" (Brescia, Rizzardi G. M. 1770); "L'Iride, Sciolti a Madama Margherita Grossi nata Condulmer" (s.n.t.); "La Musica, Anacreontica a S.E. il conte De Hauteville" (id); "Lo Specchio, Anacreontica a Fillide" (id.); "I miei Libri. Sciolti" (id.).